Acquabrera - Sara Villa Artworks

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Acquabrera

Progetti-Projects
Immaginiamo un viaggio tra arte e vino, un'esperienza culturale e multisensoriale, che coinvolga vista, gusto e olfatto. Un viaggio dell'arte fuori dai musei e gallerie, opere fuori dalle teche, tra i tavolini di legno delle osterie.
L'estetica dell'arte e l'estetica del vino si incontrano.
Milano è stata culla di Avanguardie e sperimentazioni espressive potenti, nate anche sulle tovagliette di carta delle osterie di fuori porta, quando gli artisti più grandi del Novecento pagavano un pranzo con uno schizzo. L'arte a Milano è anche vita quotidiana e popolare.
Il legame tra un'opera d'arte e una bottiglia di vino è qui, ma non solo. Perchè, in fondo, ammirare un dipinto è un'esperienza capace di produrre un piacere simile a quello provato nel degustare un grande vino.
Ed ecco l'idea di organizzare, all'Osteria dell'Acquabella, un evento in cui si propone la "degustazione" congiunta di opere d'arte contemporanea e vini, abbinati ad esse sulla base di una ricerca attenta di parole e concetti-chiave e con la volontà di suggerire nuove ipotesi di lettura nella connessione di campi semantici e sistemi d'analisi all'apparenza diversi.
Anna Rigamonti

Mostra evento Acquabrera. Un viaggio tra arte contemporanea e vino, Osteria dell'Acquabella, Milano 2010
Progetto per la mostra/Project for the exhibition
ACQUABRERA
Sara Villa
a cura di/Curator Anna Rigamonti
Osteria dell'Acquabella, Milano
Sara e le sue astrazioni.      
di Eugenio Carmi

Paul Klee scrive (in Teoria dell'Arte Moderna, cap.7) che la forza creatrice sfugge ad ogni denominazione, resta un mistero indicibile.
Ho davanti a me un dipinto di Sara a proposito del quale cito la frase di Klee, e in esso ritrovo ciò che conosco di lei.
Sara dipinge le astrazioni della sua anima, pudica e sensibile, con una delicatezza che suscita in me un’immediata emozione. Quell’emozione che l’arte di tutti i tempi deve comunicare al suo spettatore, altrimenti, a mio avviso, è fuori gioco.
Sara appartiene a tutti i tempi. Nella vita è riservata e rinchiusa nella sua gabbia spirituale, la sua pittura è lo specchio che cerca di nascondersi nella stessa gabbia, il suo è quasi un disincanto di fronte alla spietatezza e alle ingiustizie della nostra società.
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